Braccia schierate, si riparano stolte e decise
All’ombra di qualche nuova croce terrena
Da chi riesce ad avere basi sicure e precise
Verso chi ulula e canta alla luna piena
Voluttà, i peccati che abbiamo commesso
Chiusi in una stretta, pulsante arena
Ove tutto è permesso!
Figli miei, chi a imparato la vita
Figli miei, colti libertini sognanti
Sempre ti adoro, o venere svestita
E tu poeta che ai bei piaceri decanti
Scorre ora il nostro pensiero virtuoso
Tra la nostra gente, cavalieri e fanti
Nel calice, dolce vino corposo.
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