venerdì 19 aprile 2013

AMARA-MENTE

In un contenitore
d’amaro bere…
si può trovare
un puzzo acido
di vomito
e sogni
.
d’ingiustizie
fratelli…
fratelli d’ipocrisia
da domenica…
campanellini
suonano felici
la morte
degli spiriti
schiavi
.
schiavi di un padrone
settimanale,
schiavi di un dio
eterno
ed eternamente assente
.
in un baluardo in sasso,
con dolce sole di fede,
e speranze andate in frantumi,
e pianti ormai di commiserazione
.
eppure
non è difficile
aggiungere
zucchero,
al torrido astro
che ti sconfigge
giorno per giorno
.
ma poi pensi
alle costruzioni
di megalopoli d’api,
all’arroganza cattiva
del sociale,
ed al terrore malato
delle socializzazioni
.
incontro al destino comune,
col coltello piantato alla gola
.
e quell’odore
nauseabondo
dal retrogusto
amaro
.
ed aggiungere un poco di zucchero
è un peccato che il maestro terreno
non ci perdona
.
chiusi in noi stessi,
a dimostrare
ciò che non siamo
.
e poi… vi basta quest’amaro?
si, non far finta, di non riconoscerlo…
è un gusto amaro,
amaro, amaro…
ogni tanto vorrei poter cambiare
sapore

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