Lavoravo in catena di montaggio
catena di montaggio, catena di montaggio,
catena di montaggio…
è noiosa questa poesia?!
beh lo è anche
la catena di montaggio
circa trecento pezzi, uomo!
e la giornata è finita
sono a centocinquanta
è l’ora di pranzo
un primo-veloce
(chissà perché i primi son veloci?!
sì, in effetti chi arriva primo
è veloce)
un secondo non tanto veloce
un caffè espresso
altri centocinquanta pezzi
e si va a casa
ma bada, pezzi uguali…
non devi esser bravo
a fare pezzi sempre più belli,
devi fare pezzi sempre più uguali…
e sei fortunato
che vivi in democrazia
pezzi e ancora pezzi
per avere un pezzo di pane
e poi eccolo la!
il pezzo numero trecento
coincide ogni giorno
con l’ora di tornare
a casa
e poi vai a casa
e ti senti
un pezzo
di merda
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