lunedì 22 aprile 2013

PAMPA

Una tavola
d’erba
di mille colori…
infinita
per gl’occhi
.
una riunione di mate
al caldo sole
estivo
di dicembre
.
una lunga strada
polverosa
agghindata
dalla maestria
dello spazio
in una cornice
interminabile
.
ed è siesta
ed è calma
.
il trattore
bagna la strada
ed il club
apre ai giochi
e alla birra chiara
fresca… leggera
.
mille stridii
animaleschi
rompono
il silenzio
sacro
del pomeriggio
e si accende
una brace lenta
per l’asado
della sera
.
corre a passo d’uomo
un’auto sgangherata
e qualche giovane
donna
suona il campanello
della sua bicicletta
.
corre
qualche pallone
tra i piedi
e i piedi
arrivano
al tramonto
.
il sole è piccolo
laggiù
nel fondo
della linea
tra terra
e cielo…
ed il buio inizia
a regalarci
le stelle
.
tutti
sanno
cosa c’è
lassù…
e tutti
si fanno
guidare
dalla
cruz del sur…
e da miliardi
di stelle
vicine e
lontane
.
e canta il grillo…
e le dritte strade
piene d’incroci…
svuotate
.
sui muri ogni
tanto
il disegno
della bandiera
con su scritto:
vamos!
.
e i fumi si fanno
più forti
l’asado
è quasi pronta
.
e si popola
i tavoli
e si ride
per la
festa
.
i cani
non sono
di nessuno
e girano
per
il pueblo…
liberi
compaesani
a caccia
di un boccone
regalato
.
e poi
nel buio
di un cortile
quando la notte
è veramente
notte…
nell’oscurità totale
della pampa…
alzi gl’occhi
ed anche il cielo
è infinito
come la pianura
.
e ti senti piccolo
in un mondo vasto
e sconosciuto…
stretto
in una piccola
roccaforte
d’umanità

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