Ogni vita è tragicomica
ogni purgatorio
è il suo teatro,
se l’avessi capito prima,
lo spettacolo,
adesso,
sarebbe più avventuroso,
ma pur sempre solitario,
non c’è scampo.
Se la profondità della poesia
l’avessi capita,
e se la solitudine
l’avessi abbracciata,
se tutto quello che ho scritto
l’avessi, non per gloria,
ma per apertura
a tutti;
Allora potrei
sconfiggere ogni
malessere.
Che strano modo di vivere,
il nostro,
bruciare un mistero
con un comportamento
austero,
morire di paura
e doverlo nascondere
al mondo intero,
provare (dolce illusione)
a brillare come una stella
e morire nell’indifferenza,
gridare piano
e doversi sentire
sempre il migliore (che fatica!),
e quando lo squillo
dell’imprevisto
martella
il nostro quotidiano
è già troppo tardi.
Lo spettacolo vada avanti,
ma tu, sconfiggi l’inferno
e divertiti a teatro,
tutta la gloria è vanagloria,
e nessuno interrompa
la rappresentazione
di quello che voglio essere.
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