Non si è abituato all’inferno,
all’inferno di freddo
che avvolge il corpo
e la mente;
Alla regola terribile
che tutti volevano
dimenticare,
alla ragione
non ha creduto,
perché non vi è nessuna
ragione in tutto ciò;
Non ci sapeva proprio stare
in un posto così,
a delle regole così,
perché ha sempre cercato
la verità,
ed essa non appartiene a nessuno,
ed essa, nessuno
la vuole come sposa;
È una sposa tremenda
la verità,
tutti la evitano
e l’ hanno evitata,
e non hanno fatto altro che
sopravvivere,
trascinandosi qua e la
dove tira il vento;
Ed i progetti sono
fandonie,
nessuno può e potrà mai
fare progetti, senza tener
conto dell’inferno.
Alzare gli occhi
al serpente alato,
allo scorrere della lancetta,
alla vita cenciosa,
e domandarsi < perché? >
Che cosa stupida,
che cervello stupido,
e tutto diventa stupido;
Stupido è il giorno,
i soldi,
la fretta,
la chiesa,
le vacanze,
le speranze,
la posizione sociale,
ridere,
cacare,
pensare,
il solo muoversi…
e le limitazioni,
il peccato.
Tutto non conta un cazzo,
conta solo cantare di gioia
e di dolore;
E il nostro personaggio,
così giovane per voi,
è già pronto,
al purgatorio
e poi al paradiso;
L’inferno è passato,
poiché la vita ed il mondo,
sono l’inferno,
come scriveva anche
flaubert.
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