Mi ritrovo, finalmente,
senza la pesantezza
e la difettosità
del corpo.
.
Spirito fluttuante
che balla,
tra l’oscuro e la luna di Dio,
ed il deserto roccioso di plutòne;
Leggero dall’indigesto, naturale,
splendido panorama
d’ipocrisia
della terra.
.
In culo ai grandi uomini,
ai piccoli uomini,
che faticano,
che inventano,
che spadroneggiano
nelle foto
e nella curiosità;
Mai nessuno
potrà più toccare
il mio spirito.
.
Leggero, in quest’infinità
di silenzio, di monotonia,
rifletto ancora:
La stupidità del dovere,
della fame all’inferno,
ha creato l’inferno,
il capitalismo ha gettato
nuova legna sul fuoco
e neve sul cuore.
Ondeggio in questo
mare celeste,
e non voglio
nient’altro.
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