lunedì 16 settembre 2013
***
la stoffa l’hai comprata
dal verme consigliatore,
la mia mente scoppia
e arriva la luce della sera…
l’orgoglio è pronto
per una nuova recita,
nessuno vuole
mettere in dubbio
la virilità dell’asino…
la luna partorisce
stelle, che non ti fa
vedere, e l’albero vecchio
dei secoli, crea intrecci
di tatuaggio
.
volevano vedere
una romantica visione
ma il mondo pensò
che è cosa da froci…
volevano scrivere poesia
ma
non sapevano proprio
cosa cazzo era
.
volevano sputare
sulla morte
ed è diventata amica…
con una grossa fica
laggiù in fondo,
perché c’è il tunnel
e la luce è calda,
il paradiso un ventre
protetto dal male,
e dall’inganno
dei ministri
del divino
.
parlavano della cosa
giusta, ma ognuno
aveva la sua gamba
pagata a buon prezzo
.
disgustoso è il relitto
e il delitto delle religioni,
e il simbolismo, del
nostro caro amico
gesù
sceneggiato dalle
tonache nere
.
parlare dopo una visita
all’albero maestro,
all’annunciazione
della vecchia maestra,
al consigliere
.
la divinità scritturata
è troppo debole,
distante ed eroica
per i miei gusti
.
che danno
per chi non può capire…
.
io
non ci ho capito
niente
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