In quel caos non trovo la verità
corro nelle tue immense vallate
fuggo dall'incomprensibile città
cullato dalla carezza dell'estate
.
La metropoli inesorabile avanza
distrutta tra l'uomo e la natura
la complice e difficile alleanza
e mai ne abbiamo avuto cura
.
Tra i boschi ed il verde in lontananza
il nostro occhio ormai più non ti vede
circondato da grigio poca speranza
d'animale motorizzato come prede
.
Fumi dal tubo, nero veleno si ingoia
pieno fin sui capelli di carte bollate
abbandonarsi per un attimo di gioia
lievi, cullati dalla carezza dell'estate
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