venerdì 4 ottobre 2013

TIRANDO LE SOMME

Eccomi qua, seduto in qualche posto;
Sul letto, sul cesso, su per una montagna;
È un appuntamento di cui bisogna tener conto
ogni volta che senti il vuoto.
.
Ed oggi, ti dici che hai quasi trent’anni
e non hai combinato un cazzo,
se ti guardi dietro, caro mio,
ti viene voglia di vomitare,
e le piccole gioie della vita
ti fanno ancora più schifo;
Mi rigiro in avanti
con rabbia.
.
Non pensi mai di arrivare ad esser vecchio,
e come ci arriverai, con cosa, con quale perché;
E maledici qualcosa a caso,
scaricando tutto quello che c’è,
e senti di aver furia
perché sta arrivando qualcosa di rapido,
la morte dello spirito;
Sei colto di sorpresa, come un cavallo
che lotta nella terra battuta
all’ombra della luna.
.
Cosa hai fatto caro mio ?
Hai scritto, hai letto, hai amato l’oscurità,
la perversione, la bottiglia, il sole,
il fresco del mattino, le puttane;
E della peggior feccia della terra,
hai fatto parte con orgoglio,
e poi…
Hai urlato, hai cantato a squarciagola
ubriaco sotto la pioggia,
hai scopato ( poco purtroppo ),
ma il tuo urlo, non è arrivato
neanche ad un miglio di distanza,
ti sei sentito come Artaud,
poeta nero, deluso e addolorato;
E a cosa è servito tutto ciò ?
.
Beh, se anche lo spirito è travagliato,
gli occhi sono ancora vivi,
e la vita può esser ancora intensa;
E chiudiamo questa resa dei conti,
anche per questa volta,
e torniamo nel fiume denso del tempo
e della vita.

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