venerdì 20 giugno 2014

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Il boss non fustiga nessuno;
Calma!;
Ma, io, non sarei proprio tranquillo
se all’inferno fossi stato
un ministro di dio,
loro, infatti, hanno abusato
dei diritti d’autore…
loro hanno predicato il perdono
e per chiedere scusa ci hanno messo secoli,
loro hanno predicato l’uguaglianza
e si sono scagliati contro quelli
che non seguivano la loro uguaglianza,
loro hanno predicato il porgere l’altra guancia
ma si sono scagliati contro chi minacciava
la loro di guancia,
loro hanno predicato il rispetto
ma si sono presi la briga di scegliere
quale rispetto era il più giusto
da offrire al boss,
e l’agnello sacrificale è nel letto, oggi,
per nascondere i difetti del boss
che vuole la vita a tutti i costi,
anche se ci gioca duro
lui è perfetto,
loro hanno predicato il loro dio
e deriso quello degli altri,
si son creduti mossi dall’alto
dalla più sublime bontà,
si sono creduti anche loro perfetti
invincibili, comprensibili,
onesti, i migliori di tutti,
hanno pensato di poter fare come il boss,
di dirigere in terra la felicità dell’umanità,
la rettitudine dell’umanità,
hanno anche fondato un partito,
hanno perdonato i peccatori
con la frusta della pietà
e lo schiaffo della superbia,
hanno fatto il viso disteso, untuoso,
convincente,
hanno chiuso gl’occhi alla comunione
di certi personaggi importanti,
hanno sbattuto la porta
alla comunione, di stessi divorziati, ma poveri.
.
E dio (o boss) ha accolto tutti i peccatori,
ma non quelli che volevano per forza rappresentarlo,
a loro, ha tonificato il didietro ciccione con calci in culo, che
riecheggiano ancora, come una nota dolce in questo noioso paradiso.

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