Disprezzo e gioia,
gioia e disprezzo,
l’umanità mi si è schiantata
contro una realtà truce,
ed una fredda quotidianità,
che distrugge i sentimenti forti
e le passioni e le paure,
esser automi non è poi così piacevole,
non è sereno non pensare
e non voler esser quello che siamo.
.
Il perché, che il mondo
non è più dolore o piacere,
sta nel fatto che la poesia sta morendo,
è nel suo letto di morte,
senza nessuno che ascolti
i suoi rantoli ultimi di sentimento;
Il nemico più potente della società
è battuto in via quasi definitiva,
screditato e reso nullità,
con nessuno più, al suo capezzale.
.
E la storia dei più grandi poeti,
la storia dei più grandi ubriaconi,
stronzi, relitti, froci, nullità;
Mi piace la poesia,
la forza della poesia,
perché la massa la ignora?
Non c’è tecnologia nella poesia,
se puoi mandare un messaggio, è noioso,
e allora muori, suscita pietà,
e verrai letto;
Ma questi stronzi di poeti del cazzo,
sono morti, sono agonizzanti,
perché non accettano che questo mondo
sia così schifoso,
hanno provato con lo stile,
con le belle parole,
ma nessuno li ha cacati,
sono energia pura,
sono viscere contorte,
ma nessuno li vuole leggere;
È troppa fatica
vedere un anima sofferente che si apre,
è più bello divertirsi
e vedere gente che si diverte;
Perché vogliamo ascoltare i poeti!
Sono così incazzati,
mi fanno incazzare ancor più!;
E allora, vuol dire, non avere le palle,
la storia, da la sirena d’allarme
che ti istruisce, che ti fa male,
ma non credere che loro
siano più in alto,
non c'è nessun piedistallo,
sono come me e come te,
e gridano, grazie alla poesia,
le nostre stesse ragioni,
e la poesia muore,
la rabbia muore,
la libertà muore.
.
E l’uomo, deve stare li,
lì a fare cazzate,
per far star bene
quelle merde,
che hanno bisogno di te
e di me.
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