sabato 9 maggio 2015

ADE

Dal promontorio della luce si può notare i colori bianco e blue… bianco di una colonna che regge una società antica e blue di un infinito mare. Alla fine di questo promontorio, con una discesa ripida… l’ade. Discesa ripida, corsa che il tempo pazientemente vince, tu hai perso pure il panorama di distese di montagne brulle… la tua corsa verso il basso ti ha fatto perdere le gioie della vita.
Dal grande fiume Lete hai bevuto l’acqua e scordato la tua vita precedente. Ulisse con la sua stancante e sofferta vita di Re opta per una vita semplice, Agamennone stanco delle miserie umane sceglie di esser aquila. Tra vortici di fuoco, schiantati in un suolo inusuale di un mondo inusuale… le anime affatto originali se ne vanno in un luogo in penombra, il prato degli Asfodeli… le anime nobili nel campo Elisi. Virgilio nel campo del pianto, riservato ai morti per suicidio o per un’anima troppo inquieta… i morti senza tomba, senza sosta vagano fuori da tutti i regni.
Sotto il mondo che conosciamo, l’ingresso nell’occulto… l’occulto che ogni civiltà si prepara…

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