È troppo tardi, credo…
quando è accesa l’abajure
e gli occhi sono due fessure stanche…
stanche di giorni grotteschi,
a combattere contro tutti
poiché al traguardo c’è ressa
e tutti si spingono
e l’ipocrisia aumenta
e tutti sono tutto
e carta bollata
e plastica modellata
diventa importante
è troppo tardi, credo…
per la felicità ci vuole tempo,
quello che vuoi, arriva
troppo tardi, tardi, tardi…
è la tua serata, è la tua giornata
artefatta…
è tardi ormai per carezze,
per spensierate risate,
per capire… per meravigliarsi
d’una luna d’estate, fresca
come uno spicchio di cocomero…
è tardi per scrivere poesie
stilisticamente e musicalmente
accettabili
è troppo tardi, credo…
per sentirsi importanti, cose
senza senso… ed essere immortali…
il buio avvolge gli obbrobri umani
e rende tutto più umano: da strade
deserte a stanze con luce morbida
artificiale… mi sento che è tardi,
non c’è niente daffare…
abbiamo perso l’incanto…
oh nooo, l’incanto è la cosa migliore…
è tardi per un sorriso, per una carezza…
per esser migliori, quando un fiore
è già appassito… sì è proprio tardi!
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