i cavalieri dell’apocalisse
non fanno più breccia
i barbieri
non fanno più barbe
i cani ululano
all’arrivo della tempesta
i gerani
se ne stanno da soli
a ballare sul balcone
il vento gioca con le cartacce,
i lampioni si accendono proprio ora
ogni maestosità è rimpicciolita
dalla più maestosa nube nera…
presto scaricherà un po’ di rabbia,
sulla testa di noi coglioni
e silenzio, indifferenza, calma…
arriva la tempesta…
scroscia sul mondo appesantito,
appesantito dal cemento
che crepa
e crepa la terra, il mondo…
tutta cadrà dall’universo,
come una goccia di sperma
ormai sterile
la tempesta, questa volta,
l’ha mandata grossa…
il capo, lassù…
ha purificato, tutto,
per un attimo…
poi ci siamo rimessi
davanti alla
tv
Nessun commento:
Posta un commento