martedì 16 aprile 2013

IL DIFETTO

Il difetto di chi è? Di chi è?
Per non parlare e non sciupare
un viaggio scomodo al sole…
bimbi con cervelli morbidi
imparano a marciare…
la recinzione parla di basso
(basso-tasso di dignità)
la crepa parla da se…
in ogni angolo semi-buio
c’è puzza di vomito e piscio
e rifiuti…ed ognuno viaggia da se,
per comprare soldi= spreca-tempo…
quando ha tempo= spreca i soldi…
ed il poeta ha appena fatto un giochetto
da furfante… scusate, tecnica dei poeti
bravi, rigirare le frasi… (io non sono tra questi)
e l’eroe ha paura di tutto, il comunista si mangia
i bambini, il prete si scopa i bambini, i moderati
stanno moderatamente a farsi i cazzi loro…
e cravatte vanno avanti e indietro, tutto
il giorno, nessuno guarda più nessuno
in viso… gruppi di studio organizzano
una società migliore, mentre milioni
di poesie come questa, si scriveranno da sole,
e son state scritte, fin dall’alba dei tempi…
Il difetto di chi è? Di chi è?
Per non parlare e non sciupare
un viaggio scomodo al sole…
inebriato da alcool, che sorge spontaneo
in feste di allegria in comitiva… e domani
gettando sguardi più lontani, all’insensibile
massa che brulica strade dure e noiose…
il bimbo è grande ed ipnotizzato da luci,
luci di risa… ed inchiostro di seriosità…
e passano anni di geometrie studiate
a laboratorio…
Il difetto di chi è? Di chi è?
Non è tuo, ne tuo, ne tuo, ne tuo…
se sapessi di chi lo manderei volentieri
affanculo… al contrario mi tocca stare
zitto

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