mercoledì 3 aprile 2013

DOMANI

Come un fulmine,
una scoreggia di tuono,
rumore e caos…
.
.
ridere forte…
.
.
un casino inaudito,
un rumore,
un frastuono
che strappa camice
e capelli nuovi
.
.
una vita di ore
chiuse dal giardino…
che sia giunto l’attimo
per rompere il recinto?
.
.
io sono d’accordo
col mio voltastomaco,
e col riflesso della luna,
nell’instancabile giorno
della monotonia,
.
.
dove tutto era già scritto
nei secoli,
.
.
per ritornare ad oggi
che ancora respiro
e posso dire
qualsiasi cosa
.
.
una cosa per me,
perché di tempo
c’è né sempre meno
e sono fermo
a pensare
.
.
ei secoli risucchieranno
tutto,
e le gioie terrene
sfumeranno nelle pagine,
i vecchi fasti
e gli antichi splendori
non saranno nemmeno
ricordati
.
.
è la nebbia del tempo
amico mio…
a domani
per nuovi sforzi
e nuovi significati…
e tu, domani
che fai?
… domani, per me,
una nuova poesia…
forse!

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