martedì 2 aprile 2013

E POI SIA QUALCOSA

Del grigio d'una città cosa si può dire?
mentre pensiamo alle nostre paure, viviamo!
dopo speriamo di rifarci, perché oggi
le nostre giornate son viste e riviste
e poi sia qualcosa perché se no è triste.
Non dico di volerlo sapere, anche se forse mi giova
ma del resto, sono pur sempre ad una fermata del bus
con l'ombrello aperto ed i piedi bagnati ad aspettare
un po’ di raffreddore ed una vita ancora da capire
sempre precoci e sfuggevoli le scarse conquiste
e poi sia qualcosa perché se no è triste.
In fondo vale la pena di rischiare in qualsiasi caso
e non aver nessun problema o farselo creare
non ho nessuna noia per gli altri, ma molte per me
nessuna però, è una noia materiale nemmeno seccatura
se ascolti i cani ti lasceranno l'osso più duro e amaro
alla fine vogliono ma nel bisogno nessuno ti assiste
e poi sia qualcosa perché se no è triste.
Assurde le malvagità dei parenti, il qualunquismo
degli sconosciuti, e il non si sa che del proprio io,
non mi conosco affatto, con tutti si può condividere
gioie e un giorno pianti, odi, rimostranze e scuse
anche la stabilità di una montagna è ad alto rischio
non trovo stabilità, calma, neanche fra i verdi prati
percepisco pure lo stress delle formiche fra l'erba
guardo sconsolato il bel fiore che si appassisce
e poi sia qualcosa perché se no è triste.

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