venerdì 26 aprile 2013

SPAZIO

Spazio
ai campi coltivati dal sole…
spazio
all’odore delle siepi
e alla freschezza
della luna di primavera
fuori
da telefonini
o tavolette
o cristi in pixel
e pupille pazze…
fuori
dalla maestosa
egocentrica
rappresentazione
di sé…
fuori
dalle mura
marce, del corpo
onde di mare – frastagliate
la notte…
cielo scuro – mitraglia
di metalli
spazio – erba di un metro e cinquanta
che balla…
il sole ci attende – non è mai banale
l’alba
ma lì da voi
c’è spazio solo
per:
soldi, mondane, onore e gloria…
il resto è narcotizzato dai gingilli
lo spazio è infinito
l’uomo è finito

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