Etere etilico,
ormai,
poco infiammabile,
non più volatile
dei sogni…
ma anestetico
.
contenitore dello spazio,
limite del cielo…
ma anche aria
.
aria violentata
da una sostanza
che annebbia…
e il cervello
riposa…
.
intontito – cadavere
cervello –
marcisce nel
salotto…
tra cosce succose,
sorrisi di creta
dipinti,
mammelle
sotto il mento…
.
e giacca-e-cravatta,
l’intellettuale,
che farfuglia
asinerie
e le sue cicche spente
.
etere etilico,
salotto individuale…
o peggio ancora borghese,
a ciarlare…
ucciso il sentimento,
la parola… l’idea…
l’amore…
.
etere etilico,
anestetico… è in me…
viva
i padroni del mondo!
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