Si muovono frenetici e assai veloci
I loro visi non hanno nulla d’etereo
Boati dall’alba, fischiano le voci
Tutto gira intorno al gusto venereo
.
In scatolette, come di tonno, viaggiano
Come le formiche che nella coda aspettano
E nessuno là fuori guarda il limpido sole
Perché costa prendersi il tempo che si vuole
.
E qualcuno prese il suo urlo e lo donò a tutti
Che sia quest’insegnamento disse con furore
A riportarci il sacro dono dei nostri bei frutti
Cantiamo tutta la notte per alleviare il dolore
.
L’alba arriverà presto come la speranza vuole
Il fato per qualcuno lo nominò santo fra i santi
E portò l’antica saggezza e le dolci buone parole
Tanti restarono e sembravano tombe viaggianti
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