L’universo è infinito?
tu prova a prendere
il tuo bel mezzo spaziale,
caricalo sino all’inverosimile
di provviste e carburante,
parti a tutta birra verso
l’universo sconosciuto,
scoprirai che è finito
e finirà quando
il carburante e le provviste
saranno finite,
e quando tu morirai,
quello è il punto di fine
dell’universo,
anche se forse può
durare di più,
non importa;
L’universo siamo noi
e dovunque, tu, ti diriga,
la dimensione del paradiso
o il pianeta paradiso,
chiamalo come vuoi,
ti risucchierà;
Zero alternative.
.
Non ti piace?
non importa,
te lo faremo piacere noi,
e chissenefrega del dolore,
delle ingiustizie, delle ripicche;
Noi siamo animali più evoluti, certo,
ma dovremo tornare allo zoo primordiale,
tutta fatica sprecata;
Il documentario o gioco assurdo (fate voi),
è lo spettacolo per dio,
fattene una ragione,
e se le religioni
o un piccolo cercatore,
nella vita, hanno tentato di scoprire
la verità, hanno perso il loro tempo.
.
Il paradiso non sono bagni termali,
non sono nuvole soffici,
non sono sorrisi teneri,
non sono i genitori che ti riabbracciano,
non è dio che ti strizza l’occhio
con in mano una bella birra ghiacciata,
non è fottere in continuazione,
non è pregare in continuazione,
non è farsi i cazzi propri (la mia cosa preferita),
non è un’amaca.
.
Il paradiso non è lavorare felici,
non è vestirsi bene,
non è voler bene a tutti,
non è andare a messa,
non è scopare dopo il matrimonio,
non è eleggere un papa,
non è (non) disperdere il seme,
non è fare la carità,
non è aver pietà,
non è esser buoni, umani,
non è la fratellanza,
non è l’eguaglianza,
non è dio (o in qualsiasi modo lo volete chiamare),
non è la gabbia
è la vita.
.
Il paradiso vuole una luce accecante,
la paura del buio, nella cassa sottoterra
è un argomento off-limits (inglesismo da megalomane!)
…e che luce sia, sui cadaveri che tornano in vita…
- ammesso che l’abbiano avuta -
…e la reincarnazione (giammai)
devi esser stato proprio uno stronzo
per ricadere nel regno degl’inferi.
.
La madre di gesù, la madonna,
ci guardi da lassù, ci accarezzi i capelli
quando siamo a terra, nella terra,
per colpa della terra,
contro la gente che popola
questa terra,
e ci perdoni se siamo scurrili con lei,
e suo figlio sia buono con noi
che siamo a sua immagine
e somiglianza (e questo mi preoccupa),
non si lamenti, ognuno ha le sue prese in giro,
ognuno è preso in giro,
e specialmente da bambini
quante volte sentiamo offendere
ed essere offensori delle madri terrene,
non te la prendere, e poi se anche accade
a me non interessa;
Io sono una mina vagante,
tu e la tua famiglia avete creato
un grosso casino,
cercate almeno di risolverlo
nella maniera più appropriata,
non in sette giorni, vi prego! (si fa per dire!)
l’ultima volta, quei sette giorni
sono stati un po’ pochini,
ed i risultati si sono visti;
Beh, comunque
lasciamo fare,
me ne ritorno nello zoo.
Quanti cazzo siamo! Non c’è bisogno
del mare,
nessuno ci divide,
menti rinnovate, potenziate,
spiritose e intelligenti,
che tortura!
.
Io voglio gli stupidi,
io voglio essere stupido,
non mi va che qualcuno
cambi la mia realtà,
i discorsi sono universitari e freddi,
il paradiso è nel clima ideale
grazie ai condizionatori
d’ultima generazione,
eppure tutti portano
la sciarpina,
oh mio dio, ma è questo l’inferno?!
.
Siamo tutti belli, si!
spirito nebbioso,
calmo,
pronti per il lungo viaggio
eterno,
che non porta, poi, da nessuna parte,
e che è nato per un vezzo,
due palle ma col sorriso,
e le gare di bontà
mi farebbero vomitare
se ci avessi ancora lo stomaco.
.
Questo è il regno dell’ipocrisia,
dalla sceneggiatura firmata religione,
e non è affatto mistero
se l’inferno è ancora più cupo,
e se la gente si mangia come nella savana;
Mah,
intanto io sono di nuovo qua,
in questo zoo,
ed ora torno
a giacere
tra i maiali.
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