martedì 7 aprile 2020

Banana Spread


Orde di pietà
ego-solidali,
finti cuori
solitari;
Strilli virili
virali in linea
col pensiero
violento virale
da clinica...
sono grande
filantropo
affilando
il buonsenso...
la verità:
non frega nulla
a nessuno;
a livello pratico
praticamente
è un balletto
su chi è il più
bello...
a livello teorico
è un tango,
"tango famiglia"...
mentre il corvo
estremo dall'altra
sala da ballo
risponde:
<fascio-e-sfascio>.
.
A mano alzata o pugno chiuso
nel ritmo incalzante
della musica tambureggiante
del tempo che si fa attuale,
resistono poco i sentimenti
perchè sono presi a noleggio
per confermare il proprio
ideale... idea, partito...
schiEramento;
schiAramento anale,
dittatura, libri da leggere,
carne da non mangiare,
da non sbarcare, divisi,
divise, alzare la voce,
alzare muri, alzare la croce...
ricchi e poveri, la biondina dei,
classe media inesistente,
non pervenuta, Vento a Canosa,
pubblicità dei media,
mai prendere una mezza/pinta,
influencer dai spinta alla moda
nel baratro del salario insipido;
rap, rapa in banca, banca in sold out,
sono ricco e violento, spacco il mondo,
il mondo non è tondo, fumo maria, prego Maria,
bacio Maria, rivoglio i Marò!...
.
Sono nel mondo dell'immagine
e non immagino, leggo grandi pensatori
non sapendo pensare, milioni d'informazioni
mi hanno reso disinformato a palate
ma a palestra mi voglio segnare,
nel nome del padre e del figlio,
lo spirito è santo insieme alla tonica;
la camicia, la sciarpa, il cappello,
commento ironico, commento sarcastico,
commento, omofobo, commento insensibile...
siamo distanti, arrabbiati, stanchi, sempre distinti,
distintivo, disinvolto, avvolto, storto
e non ci troviamo d'accordo...
i potenti sono d'accordo...
diplomatico, diploma, laurea,
aureola... sole, sale, soli...
indietro, un po'di silenzio,
sorridi, tutto questo è vento...
.
Maestrale, maestra, maestà,
picchio il bimbo, picchio sua mammà,
e odia i gay, odia chi odia i gay,
odia chi odia, oddio son tutti
ad odiare, fondamentale non
far vedere che hai paura;
fondamentalisti dell'Itis,
il cartellino è grande,
obliteremos, convinzioni,
vinci una bambolina,
gonfiabili, gonfiabile,
gonfialo, cazzotti,
cazzoni...
.
Siamo un popolo di deficit,
carenza matematica nel
due più due, che fa
quatto quatto;
calo lo spread
devo pippare...
la storia che ha commosso
il web, il povero ragazzo
diventato milionario...
ci sono le elezioni
e allora mi faccio vedere,
mi faccio vedere da uno bravo,
bravi, applausi, c'è l'erezione,
io voglio fare del bene, del pene,
toglimi la pena, toglietemi la penna...
.
Emigro, tu non sopporti i negri,
io lecco i vetri ai semafori,
foro, cambio la gomma, io voglio
la tua donna... il terrore
che prima era dei terroni,
dopo, è prima gli italiani;
mentre raccolgo arance al caldo
il freddo mio cuore ti accoglie
ed esco il cane che è mio amico
ed il gatto che è dio,
un po' come vi sentite voi...
.
Ho vinto un premio alla memoria
poichè, io, ho resistenza;
l'impertinenza tira fuori
tutti i morti, mentre i morti
di vita stanno a fare gli estremi,
estremi rivoluzionari, per accattare
un po' di figa, un punto di fuga,
un Like, una scarpa Nike...
ho bevuto da Starbucks
la balla dell'anarchico insurrezionale
con le sue Clark antisommossa
ed il capello all'aria;
come un aria di quattro stagioni,
di una pizza in compagnia,
di una pizza da soli, che pizza,
di Vivaldi, degli scaldavivande
Euronics...
.
Esce lo smartphone, esce il cane
abbandonato, Abbondio, don,
don lurido bastardo; c'è un App,
applicati un po' di più,
apple pie è dolce fumante
senza cristalli liquidi...
faccio la fila, fila e fondi,
compro il prodotto, mi fa pro,
mi fa dotto; scontrino, coltellino,
dolorino, fattura elettronica
della strega di stato;
porta male, pagare...
.
Se vuoi mi puoi pure bannare,
stalkerare, e tutti i contrari;
contrariati, contradaioli
dal nazi-onalismo pensare,
ma rispetto sì per il pompiere;
Pound è poeta e De Andrè cantautore
abbiamo politici su cui sbavare;
il carabiniere non mi deve beccare
a sfumacchiare e comprare, marocchino,
lì ci puoi trovare tutto il più bel
pensare, de tacco e de punta,
le manifestazioni, domani,
in strade diverse, di versi,
urla e libertà; mi rubano
in appartamento, sgomento,
tiriamo a campà...
.
Voglio ordine e pulizia,
mi ubriaco e vomito...
voglio giustizia
falsa e nella mischia...
mi arrendo, rendo il corpo,
la mente che mente, il gioco
del porco, l'oca; sei malato,
corri in corridoio, paga
il primario, prima era Mario
a prendere il fungo, adesso
il copriletto che prende
la muffa; la spondina
piegata, sei di un'altra
spondina... ancora ideali,
ancora saggi, poco saggi,
di uomini saggi, che dicono
cose sagge e uomini che
si mettono l'uno contro
l'altro, ics, due,
la schedina è morta
encefalogramma piatto;
schermo piatto,
piatto di spaghetti,
birretta, nazionale,
Peroni fredda, forza
Italia al nove
per cento; cento anni
di solitudine,
divorati dalla storia,
dalle storielle,
dalle fazioni,
dai faziosi
casinisti...
.
Facciamoci una tisana,
di timo, di limo;
ma temo, temo te,
temo che ricominceremo
a litigare, per cosa,
per l'umanità,
per qualsiasi cosa;
casa chiusa, carnivori vs
vegetariani, terrapiattisti vs
terra non so, sentimentalisti vs
etc, etc... e poi perchè non un caffè?
Le tisane non son per i duri, e lo zucchero?
Fruttosio no, zuccheri bianchi e puri,
per il grezzo c'è un movimento
che critica la sua inefficacia;
caciara, cacio e pepe e forza
Roma, Romolo a remo arriva,
anche San Remo arriva,
ed il natale non so,
quando arriva,
arriva...
.
Ho bisogno di fare i bisogni,
bisogna avere uno scopo nella vita,
ma non scopo la tua verginità
d'essere, il tuo spazio
vitale, il tuo ossigeno,
la tua comoda alcova,
il tuo Commodore 64,
il tuo sessantotto
comodo o meno;
non m'importa,
non impongo
una tassa
sulla poesia,
ne mia, ne tua...
per quale ragione
posso osare un commento
crudele, un crudo sapere,
senza sapere, oppure no,
è uguale...
non importa superare,
prevaricare, ostacolare
quando sei a poesia
sussurrare; il firmamento
che entra negli occhi,
il profumo selvaggio
della natura odorare;
non importa nulla
di quello che come
meteorite piove...
sento le emozioni,
lontane dal chiacchierare
e dalla marcia inesorabile,
insana e marcia,
nella produzione
di un ruolo...
.
Battersi per i propri diritti,
storti, battendo i tasti, battendo
tasti dolenti, inerenti all'attualità;
battendo il tempo che scorre
con una preziosa inutilità,
senza esser ascoltati veramente,
senza veramente averne facoltà...
tuttologi di tutto il mondo
disunitevi su qualsiasi tema;
uno spettro si aggira per l'Europa,
è lo spettro del qualunquismo...
ho la verità in tasca, non disdegno
di metterlo contemporaneamente
in tasca al mio prossimo;
in un futuro prossimo,
prossimo sposo, esco
dal gruppo, divento
macchina, ibrida,
ibrido soggiorno;
la quotidianità
di ogni giorno,
per spedirmi al creatore
già morto, senza ricorso,
senza rincorsa, senz'anima,
con postura prona, un bel posto;
ogni tanto un post socialmente
buono, peccato, era una brava
persona...
.
Io non disdegno la musica,
ma anche leggere e perchè no
il calcio... non tengo una corrente,
prendo la corrente come viene;
Trap per me è un allenatore
e non mi vergogno di legger
un manuale sui miei amati gatti...
non inorridite intellettuali,
non sogghignate tifosi,
non guardatemi con quell'aria o voi
musici di metallo o rock selvaggio;
saltello in ogni ingranaggio
con la faciloneria di un matto
e rido perchè non mi importa
un cazzo, non ho logica,
non son pedone di uno scacco;
abbraccio, romanzo, arte
senza che vi sia performance
da biglietto, senza pennello,
a boriosi incapaci
in tristi musei...
sei tu quello che non sei,
io non lo so, viaggio, anzi
resto, la povertà è in ogni
angolo, non solo a Calcutta
o Frosinone, la tachipirina;
la gioia divina del santo
che spogliandosi di tutti
i vizi, ne ha acquisito
uno peggiore: credersi dio...
.
Avevo un progetto
ma scivolo sulla banana,
precario che la casa
non compra; faccio un sit-in
dopo essermi rigirato il baffo
dal barbiere... se non va apro
una start-up e vado ad abitare
in un complesso di ville a schiere,
sulle schiene, è complesso, muratore,
moneta unica, unica via
là in fondo alla collina;
scivolo sulla banana
dei pensieri...
reggo l'alcol perchè
mi vuole bene, scivolo
sulla banana delle emozioni;
la protesta delle diciassette
è stata rimandata poichè, sembra,
che quell'ora non sia triste
ma sia happy-hour...
il lavoro è duro
non come i duri
che lavorano
duramente,
orgoglio
e prepuzio...
arroganza in saldo,
saldo un pezzo,
l'altro saldo sul divano...
nessuno fa sconti...
.
Scivolo via...
in questo caos di persone
che blaterano, si spintonano
e vomitano... per restare
solamente aggrappati
all'albero della
propria vita...
.
Scivolo...
cado continuamente
nel gorgo,
tra poesia e realtà...

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