Dentro centri
Di credo o divertimento,
In centri di salute
O assemblee,
In centri città...
Fabbriche dove riunita
Sta l'umanità...
Grandi saloni
Dove si ammassano
Corpi sudati e divertiti,
Preoccupati o allucinati...
Tutto un gregge
Che si muove all'unisono,
Senza cervello
In direzione di luci e suoni
E convinzioni...
Questo prepararsi
Al nuovo evento
Mi indebolisce,
Scappo veloce
Verso nuove forme
Straordinarie
Di solitudine...
Lontano da musiche,
Colori,
Gioia di vivere
Artificiosa...
Spenti in cliché
Già visti,
Mi paro gli occhi...
Lo scorrere di questi giorni
È pura e ragionevole ipocrisia...
Essere sempre così migliori
Mi scioglie le ossa
Fino a diventare
Un mucchietto
Gelatinoso
Di agonia...
Questo negozio
Con orari definiti,
Ritmi scanditi,
Prontezza
Di riflessi,
È il mattatoio
Dell'anima...
E forse
È studiato a puntino
Così...
Per non lasciare niente
Ai giorni, farli trascorrere
Così...
Dando un ordine...
Per far continuare
Così
Una società,
Creata dall'inverosimile
Trinità
E destinata prima o poi
All'olio ogni
3x2.
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