raccontami un altro sole
di un nuovo stronzo
o di un nuovo fiore
spezzato
e le vecchie immagini
con una nuova musica
ritorna la spensieratezza
prima del gran giorno
chi ci assassina
la tranquillità
è il più odiato
chi la ricorda
è il più lodato
parte una musica di tamburo
che martella
i ritmi gioiosi del cuore
fanculo
non sopporto neanche me stesso
ed è tutto un continuo coro
partiva la mattina con la radio
ed i campanelli delle bici
la sirena del lavoro
il frastuono dei pasti
i clacson delle auto
i fischi del vigile
l’allarme di qualche ladro
un’ambulanza sfreccia
fuma la macchina del caffè
meglio il tamburo che martella
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