Dopo il giorno passato
a diventare un automa, una macchina,
mi dirigo alla fermata del bus;
Lì vicino c’è una chiesa;
Si riconosce subito, chi si ferma
ad aspettare, e chi invece entra;
Chi aspetta è stanco, sporco, lurido,
un avanzo della società;
Chi entra in chiesa è pulito, ordinato,
con abiti belli e nasconde,
dietro una faccia serena, il peggio di se,
lo si vede dagli occhi smorti.
Se l’ipocrisia
uscisse dai corpi,
per rompere i tetti,
la chiesa sarebbe
ad altissimo rischio
di crollarci sulla testa.
Nessun commento:
Posta un commento