martedì 7 maggio 2013

TORNANDO A CASA

Dopo il giorno passato
a diventare un automa, una macchina,
mi dirigo alla fermata del bus;
Lì vicino c’è una chiesa;
Si riconosce subito, chi si ferma
ad aspettare, e chi invece entra;
Chi aspetta è stanco, sporco, lurido,
un avanzo della società;
Chi entra in chiesa è pulito, ordinato,
con abiti belli e nasconde,
dietro una faccia serena, il peggio di se,
lo si vede dagli occhi smorti.

Se l’ipocrisia
uscisse dai corpi,
per rompere i tetti,
la chiesa sarebbe
ad altissimo rischio
di crollarci sulla testa.

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