venerdì 7 gennaio 2022

ODE DEL PIÙ E DEL MENO

In un mondo

discordante,

cerco la nota

migliore

per "chiedere"

in bellezza.

Chiedere

confort

all'umanità:

Tu, sia per gli altri

fonte d'ispirazione

o disprezzo,

non importa,

non ti sentire minacciato

dalle notizie o dalle astuzie,

almeno con me.

 

Io voglio campare

e cantare, guardare

il sole, da solo,

con altro occhio

e altro cuore;

spengere

l'incendio

dei sentimenti

con altrettanto

calore,

non avere

come ideale

nient'altro che

passare nel mondo

con rispettoso animo

silente, nella mia

personalissima

parabola discendente...

saper ridere, non degli altri,

bensì con gli altri,

parlare del più o del meno

senza preoccuparmi

dei salotti o d'un ruolo

serio o scemo,

d'un cliché

nato dalla voglia

d'un originale

stil-novo.

 

Noi siamo qui per dimenticare;

ciò che non sopportiamo

lo rimandiamo,

ciò che ci ricorda

lo disprezziamo

con meschinità,

con tono

di sufficiente

maschilità...

ciò che è detto

è sport,

ciò che è contraddetto

è hobby...

continuiamo ad esser

gli specialisti

d'ogni argomento.

La propria verità,

un calzante

ed innalzato

credo,

un odio ancestrale

per ogni punto di vista

discordante, per infine poi

dimenticare.

 

Essi non vestivano

stereotipi,

ascoltavano la musica

celeste dei mari

e dei cieli,

innamorati della luna

e di cose così;

dei piccoli dettagli

d'una strada,

d'un gatto che la

attraversava,

giganti storie

mai successe

tra alberi

e prati,

libri letti

da un lampione

di notte

solitario;

senza importanza

per quello che si fa,

senza dirlo orgoglioso

al postino delle stelle.

 

Voi che brancolate nel buio

lo sapete bene,

voi che avete afferrato

la vita, come sapone,

come sapore,

lo sapete

bene.

 

Si sa bene

parlar bene

alle feste

di potere,

parlare meno

del proprio

fare.

Oggi disconosco

la parola, sia parlata

che scritta, cedo

ogni sussulto

dell'ego;

voglio far parte

d'un quadro

naturalista,

un piccolo puntino

dimenticato nella steppa,

poiché non voglio dimenticar

il mio vero ruolo,

la mia vera natura selvaggia.

Più o meno, ad ora,

è così.

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