venerdì 7 gennaio 2022

ULTIMO STADIO

Vorrei vedere ancora sole,

non ho fatto nulla di male!

Adesso, vecchio tornato bambino,

sono ancora più indifeso

e figura compassionevole;

qualsiasi cosa abbia fatto, vorrei

vedere ancora un po’ di cielo,

nei tremori deboli del tempo

riuscire ad alzare lo sguardo.

Anche a non esser santo

vorrei vedere ancora il monte,

questa condanna a morte

che pende

dalla venuta al mondo,

è un salice piangente

che non vede più

foreste.

Qualcuno, ad aver ascoltato

il serpente, ha esiliato

anche me, schiaffato

in un parco giochi

divertente,

dove si ride e si piange

e si è condannati

in una cella isolata

dal corpo e dalla mente.

 

Vorrei vedere ancora le stelle,

incrociare ancora gli sguardi,

esser il solito brontolone

che non va mai bene niente.

Vorrei salire sui soliti irti

sentimenti, gestiti male,

criticati dai professionisti

sempre sul filo del normale

che mai sbagliare o eccedere;

regalare emozioni sorpassate

ma in quel momento

sacrosante e pirotecniche!

Vorrei all’infinito essere

visto che il non essere

mi ha fregato, ed indietro

non posso tornare.

 

Vorrei scendere dalla giostra

senza esser rassegnato

o colto di sorpresa,

fare un altro giro

è impossibile,

faticoso

ripartire da capo.

Vorrei essere impassibile

di fronte a questa regola

e dare importanza

ad ogni ordine;

nel disordine d’ogni credo

chiudere la bocca, andare avanti,

senza cedersi rassegnati

a qualsiasi dogma.

 

Vorrei tornare a ricordare

ogni minuto passato,

sprecato, allucinato,

non più mio ma di altri

dopo l’ennesimo passo

dell’uomo cambiato.

Vorrei essere io

od un io migliore,

ma sempre qualcosa

che arriva a fare

per dimenticare,

non aspettare il traguardo

per esser ricordato.

Vorrei vedere ancora il tramonto,

senza avere quel groppo in gola,

un nuovo sguardo al giorno

che finisce esausto

e dolcemente riposa

mentre ne arriva

un altro.

 

Vorrei, vorrei, ma poi cosa vuoi?

è eternamente sbagliata

la vita degli umani,

sempre a desiderare

o cercare spiegazioni.

Tutta la superiorità

con le altre specie

non serve a nulla,

se non a rivangare

e passare il tempo

a trovare un senso

dove non ce n'è

bisogno.

Un senso non c’è

e se è così ben

nascosto,

non vi è necessario

calcare la mano

per trovarlo.

 

Intanto,

mi godo ancora questo sole

come fa, giustamente, ogni animale.

Riparto di scatto, che il corpo

ancora è sotto controllo.

 

Anche tutto ciò, questo

che ho scritto intendo,

ha poco senso.

Inizio a correre contro

ogni destino, cogliendo

la fine delle ere

e senza trovare

la fine ed il filo

di questo

eterno e travagliato

girovagare.

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