domenica 13 febbraio 2022

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 Ma cosa te ne fai d’una poesia,

se il mondo va avanti da sé?

Se tutti mostrano il cuore

solo per farsi ammirare,

se tutto va avanti senza rumore,

senza capire il tuo stato d’umore...

anche i facoltosi dell’amore

non conoscono i tuoi sentimenti,

ma cosa te ne fai d’una poesia

tra i barbari illusori? Buoni

samaritani che spendono parole

solamente per una pubblicità

del loro sacro splendore...

cosa te ne fai d’una poesia

e della sua delicatezza?

D’una semplice carezza?

Se tutto è un simbolico gesto

dettato da un io grandioso,

in combutta col nemico

e che si perde in oceani

di dimenticanza...

 

Schifosi, austeri... Dei

della gratificazione,

parlate d’amore

ma siete lontani

anni luce...

siete a sbavare

sul proprio essere

anche se non vale

un millesimo

del vostro credere...

intensificate

piccole sagre

culturali

e nuove speranze

filosofiche,

sapendo che

sono stantie

come la vostra voglia

di dominare il mondo,

come un modulo

da compilare

per dare accesso

ad un nuovo sogno.

Liberate lo spazio

dei vostri pensieri,

lontano dal commerciale

creare, per avere o essere

e gridate finalmente

quel poco che siete

e che siamo... senza cadere

nell'individuale amore di sé stessi

che giunti fino a qui,

negli inferi, per forza

dobbiamo esser speciali,

i nostri pensieri i più giusti

e leali... in barba

ai milioni di esseri nel mondo

che vogliono prendere posto,

forse aver torto, ma dare

un abbraccio... prima di pensare

a cosa farne d’una poesia.

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